martedì 4 novembre 2014

Esci di casa pensando qualcosa ho dimenticato, qualcosa ho dimenticato.
Le chiavi della macchina le hai direttamente in mano.
L'immancabile zaino, anche.
La dotazione standard delle preoccupazioni materne come portafoglio, soldi, chiavi di casa, telefono, calze e mutande pulite, anche.
Qualcosa, comunque, ti sfugge.
Arrivi al mezzo ed hai ancora questa domanda in testa. Cosa mi sfugge?
Due occhi increduli ti guardano, formulano una domanda che non può essere espressa verbalmente. 
La domanda è "che cazzo stai a fà" estrinsecata con un semplice
"Woof"
E, considerando che stamattina mi sono ritrovato a voler mettere in moto il cane, la risposta a cosa mi ero dimenticato è semplice.

Caffè.

Poveraccia, un occhio che diceva "trova una sella e ci possiamo anche provare" ma la posa era da "occhio a dove, secondo te, avrei il blocco d'avviamento che ho sbranato per molto meno"

Arrivo davanti negozio e ci sono già persone.
Due sessantenni andanti stanno parlando ad alta voce.
Uno, vestito quasi interamente di jeans ma unto, con un naso a testimoniare di aver detto decisamente troppi sì alla bottiglia e parecchi no, scusa ma stasera nun me sento.
L'altro, cappello floscio, cappottone, scarpe con le nappine.
Naso è quello che racconta.

"Che poi lo leggerai probabile pure su sti fogliacci che fanno girà in zona, stavo a camminà pe beati cazzi miei" - agita le mani - "vabbè, nun c'avevo gnente da fà e seguivo un bel culo, via, chi più chi meno" - e indica l'amico - "siamo tutti òmini"
L'altro, nemmeno se ne accorge e lo guarda sorridente.
Prosegue.
"T'ho visto sti du regazzetti che le andavano vicino, uno le ha toccato la spalla e l'altro ha provato a metteje na mano n'borsa"
Si gonfia. 
Ricorda quando falciava il grano a colpi di karate considerando gli utensili roba da femmine, lui arava col tallone e seminava mettendosi in bocca due sacche si semi e sputando dalla veranda.
"Ho preso er tirapugni dalla tasca e senza dì ne stronzo ne fio de na ntruppata fracica ho mollato na pezza in testa a quello con la mano in borsa"
L'amico lo guarda affascinato come Julius dal contenuto della valigia.
Continua anche per la piccola folla formatasi intorno.
"E sto stronzo che urla "ahio! ahio! M'hai spaccato la testa m'hai rovinato!" co quell'altro che è scappato subito" - tende una mano davanti al petto ad indicare che a lui, la pusillanimità fa senso - "sto stronzone. Ma magari tornava indietro, magari"
Li ha tutti ai suoi piedi.
L'amico sente che, pur se piccolo, un contributo attivo deve averlo.
"Scusa Alessà, ma te vai in giro con un tirapugni in tasca? E da quando?"

Sorride felino.
Mette la corcante mano nella ormai famosa tasca e sorride
"Mejo"

E tira fuori un 3310.

Spinge qualcosa sulla tastiera.
La giacca dell'amico si anima.

Leonix Italia, Reparto FUNZIONA ANCORA Disse Soddisfatto, ore 10,20

Nessun commento:

Posta un commento